* * * A nice firm realized it down in August 1892 alone, after a short stretch on the West Ridge, the still
through the Right Rib or Western on the Glacier des Angroniettes. Also notable is the exploration activities in the small Range of the Arolletta above Dzovenno and Ru(z) tiny Villages:
July 17th, 1905 first ascent of the South Ridge Highest Point North of Arolletta
. September 27th, 1906, into Luseney Group, first ascent on Southwest Face and first descent South-southwest Crest of Mont Redessau, Southeastern Summit
, to Praterier Carving. On August 4th, 1913 with the Guide Théodule Forclaz first ascent on Aiguille of Arolletta
. Also on the same day the first ascent of the
via the Southeast Ridge. In Luseney Group, July 13th, 1914, lone, first ascent of Brèche Bovard
, between Gendarmes des Rayes Planes/Becca Bovard, through Southwestern Slope, with Mountain Guide Théodule Forclaz, arriving from Pointe de l'Artse, first ascent absolute of Becca Bovard
. The same, then still unnamed, was dedicated to his friend and fellow climbs
, Curate of Rhêmes, who died a few days later in a tragic way near the Chamonin Pass into Gran Paradiso Massif, August 06th, 1914. Moreover, August 31th, 1914, first ascent, lone, South Face Mont Redessau Northwest Top
and aerial traverse to Southeast Summit.
via the small Eastern Wall.
, from August 01th, 1919, only. First ascent absolute of Vierge de l' Arolletta
, via the North Ridge. First of the Tour du Freyty
A statue in the little but main square of Courmayeur Commune dedicated to him, close to the
, reminiscent of his work in his native country, at the foot of Mount Blanc Chain, from which he started to do his
. All generations climbing, in addition to the
(that made the visit) the post-war period to the First World War have consulted with him, considering their
L'Abate Joseph-Marie Henry. Ha realizzato la prima salita di tutte le creste del Monte Emilius (Est ed Ovest nel 1902 e Spigolo Nord-Nordest nel 1906), tranne quella dei
"Tre Cappuccini", che era già stata percorsa durante la prima ascensione assoluta della Montagna (1832), ed inoltre nello stesso periodo d'inizio Secolo ha effettuato con la Guida di Charvensod Grégoire Comé la prima salita della Cresta Sudovest del Pic Garin (1902). Joseph-Marie Henry è nato a Courmayeur, il 10 di Marzo 1870 ed era figlio d'una Guida Alpina del Monte Bianco; nella sua vita é stato un Sacerdote, un esperto Botanico ed anche un valente Alpinista della Valle d'Aosta, popolarmente noto come
"l'Abbé Henry".
Dapprima in qualità di assistente Pastore in Valle di Cogne, ha collaborato con il
"mitico" Abate Pierre Chanoux nella creazione del
"Giardino Alpino Chanousia" al Colle del Piccolo San Bernardo. Nella sua nativa Courmayeur ha voluto impiantare un altro similare giardino botanico. Questo, che è ancor oggi esistente, porta il suo nome ed é riconosciuto quale
"Parco Abbé Henry", al Plan Gorret. Divenne particolarmente noto e famoso quando il 5 agosto 1893 per la prima volta celebrò la Santa Messa sulla Vetta del Monte Bianco. Diventò Parroco del Villaggio di Valpelline, partendo dalla quale ha studiato a fondo quella valle scalandone quasi tutte le vette dei dintorni e spesso attribuendo il giusto toponimo alle medesime con dei nomi che le stesse ancor oggi mantengono. Ha contribuito attivamente alla fondazione della
"Société de la Flore Valdôtaine", della quale ne fù Presidente dal 1901 insino al 1941. Nel mese di Luglio 1931, l'Henry compì un'ascensione tanto speciale quanto bizzarra alla guida d'un asino, chiamato
"Cagliostro", facendolo salire fino alla crepaccia terminale appena prima della Vetta del Gran Paradiso. Questa apparve siccome cattiva immagine provocando grande clamore e curiosità nel mondo dell'Alpinismo, rischiando il fatto di richiamare le masse a Valsavarenche con l'idea erronea che questa fosse diventata salita senza pericolo alcuno, suffragata dal fatto che fosse stata realizzata pur da un asino ... Un grande impulso per il turismo, ma non certamente per il
"Granpa". Joseph-Marie Henry è mancato improvvisamente nella
"sua" Valpelline il primo di Gennaio del 1947, all'età di 77 anni, mentre, come al solito, si prendeva cura del suo bel giardino, sempre in compagnia delle sue amatissime api.
Importante
Scrittore nella
Storia della Valle d'Aosta, ma ancor più in quella dell'
Alpinismo Valdostano, soprattutto nei legami intrinseci col Clero appassionato di montagna.
* Collabora con varie riviste scientifiche ed alpinistiche, non ultima quella della Rivista mensile del C.A.I., in cui ha pubblicato articoli nello studio di base delle montagne, con una particolare predilezione per il Gruppo del Monte Emilius. Questa è la lista delle sue opere più importanti, tenendo presente che quella concernente la
"sua" Valpelline risulta quindi fondamentale nell'attuale preparazione di guide di montagna, compresi quelli della Serie C.A.I./T.C.I. come in Alpi Pennine Vol I° e II° (1971, 1970). In ordine cronologico di pubblicazione riscontriamo:
"L'alpinisme et le Clergé Valdotain", Editato dall'Imprimerie Catholique in Aosta 1905,
"Valpelline et sa vallée" Aosta 1913,
"Guide du Valpelline", Editato dall'Imprimerie Catholique in Aosta 1921 e 1925,
"Histoire populaire, civile et religieuse de la Valle d'Aoste Tome I° e II°" Aosta 1929,
"Cagliostro: l'asino che scalò il Gran Paradiso" 1931,
"Récognitions et Inféodation dans la Valpelline (Seigneurie de Quart) en 1500" 1938. Queste, tutte opere fondamentali per poter ricostruire od ampliare quella che é stata la storia popolare, civile, religiosa e quindi non soltanto alpinistica nell'intera Valle di Aosta, comprensiva anche dei tanto spesso bistrattati studi toponomastici.
* * Per ricordare, e giustamente, la sua memoria d'Alpinista nonché studioso di botanica e di storia popolare e religiosa in quella che lui sentiva come
"sua Valpelline" l'Alpinista-Scrittore Gino Buscaini nella Collana
"Guida dei Monti d'Italia" e precisamente in
"Alpi Pennine Volume II°", in pagina 571, gli ha dedicato una montagna tra la Comba Dèche ed il Vallone di Verdzignola (a Sudest di Valpelline) e sullo spartiacque Saint Barthélemy/Valpelline, tra Becca Conge e la Cima Orientale della Tsaat à l'Etsena. Paradossalmente, nella sua traversata del 2 Settembre del 1912, attraverso il Colle di Saint Barthélemy, l'Abate ha realizzato la prima salita della Becca Conge
(2954m) col fine di raggiungere l'ugual allora
"vergine" Punta Est della Tsaat
(circa 2974/5m), evitando sotto cresta ad Est quella che sarebbe diventato
"la sua Cima" (2918m). La stessa è stata raggiunta, senza trovare alcun segnale sul Vertice, da Osvaldo Cardellina e Giuseppe Lamazzi il 20 d'Agosto 1978 con lo stesso itinerario dell'Abbé, poi esteso anche al Passo ed ai Becchi di Fana.
Emilius W Ridge, Gr. Golliaz N Wall, Garin SW Crest, Vierge, Bec Noir and Arolletta, Tsaat à l'Etsena and Becca Conge, some achievements of "our Abbot"
by livioz (photo Daniele Zefiro), Antonio & Osw
Anche quest'ultimi (2951 m) son stati raggiunti per la prima volta dal
"nostro Abbé", partendo e salendo dal Sud il 12 Agosto del 1912, durante un tentativo verso la Punta Occidentale della Tsaat à l'Etsena ritenuta erroneamente più elevata
(circa 2967 metri) e che era già stata da lui salita per la prima volta il 13 Luglio del 1923, in questo negletto settore di cui era stato sicuramente il primo ed unico esploratore. Oltre ad essere un instancabile
Esploratore, in aggiunta a queste piccole e meno note
Montagne della Valpelline, era anche alpinista esperto nell'arrampicata, fatto suffragato dalla salita di quasi tutte le più famose Vette della Val d'Aosta: dal Monte Bianco, con celebrazione della Santa Messa sulla Cima al Dente del Gigante, al Velan, Grand Combin, Cervino, la
"Grivola bella", Gran Paradiso ed il tosto ed
"arcigno" Grand Nomenon, l'ultime due d'inverno.
* * * Bell'impresa realizzata da solo in discesa nell'Agosto 1892, dopo breve tratto sulla Cresta Ovest sull'ancor
"vergine" e ripida Parete Nord del Gran Golliaz
(3237 m) attraverso la nervatura di destra sul Glacier des Angroniettes. Notevoli anche le attività d'esplorazione nella piccola Catena dell'Arolletta, sopra i Villaggetti di Dzovenno e Ru(z):
17 luglio 1905 ottiene la prima salita della Cresta Sud sulla Punta più elevata o Settentrionale dell'Arolletta
(circa 3060 metri) e la prima traversata da Est ad Ovest del vicino Col des Chamois
(3015 metri circa), con l'
Abate Pantaléon Bovet ed il compaesano
Valérien Jaccod. Il 27 settembre 1906, nel Gruppo della Becca di Luseney prima salita sulla Faccia Sudovest e prima discesa della Cresta Sudovest del Mont Redessau, Sommità Meridionale
(3237 m), fino all'intaglio di Praterier. Il 4 agosto, 1913 prima salita con la
Guida Teodulo Forclaz sull'Aiguille dell'Arolletta
(2700 metri circa), ed inoltre prima traversata da Est ad Ovest del Col Duc
(circa 2635 metri). Anche nello stesso giorno la prima salita della Punta dedicata al Vescovo
Joseph-Auguste Duc (2810 m) attraverso l'aereo Spigolo Sudest. Nel Gruppo della Luseney, 13 luglio 1914 in solitaria, prima salita della Brèche Bovard
(circa 2860 metri), tra il Gendarme des Rayes Planes e la Becca Bovard, attraverso il Versante Sud, sempre con la Guida Alpina Teodulo Forclaz, arrivando da Pointe de l'Artse, prima salita assoluta della Becca Bovard
(2983m). La stessa, allora ancor senza nome, è stata dedicata al suo amico e collega d'arrampicata
Alexis Bovard, Curato di Rhêmes, che morì pochi giorni dopo tragicamente per caduta in un crepaccio nei pressi del Col Chamonin sul Gran Paradiso, nel giorno del 6 d'Agosto 1914. Inoltre, 31 agosto, 1914, prima salita, solitaria, sulla Parete Sud del Mont Redessau Cima Nordovest
(3253m) e traversata aerea alla Cima Sudest. Ancora ascensione ripetuta al Col des Chamois il 20 Agosto 1918, Guida Théodule Forclaz, e prima salita del Bec Noir dell'Arolletta
(circa 3030 metri) attraverso la Paretina Est. Prima d'attraversare il Col du Grand Barme
(circa 2720m), il primo d'Agosto 1919, da solo. Prima salita assoluta della Vierge de l'Arolletta
(circa 2960 metri) , il 5 settembre 1919 con l'
Abate Victor Anselmet, attraverso la Cresta Settentrionale. Prima salita della Tour du Freyty
(circa 2317 m), con l'amico
Pierre Nicolet il 28 di Settembre del 1921, dal Col du Freyty e la Cresta Nord.
* * * * Una statua bronzea nella piccola ma principale piazza del Comune di Courmayeur a lui dedicata, vicino al
"Museo della Guide Alpine Duca degli Abruzzi", ricorda il suo lavoro nel suo paese natale, ai piedi della Catena del Monte Bianco, dalla quale ha iniziato a fare il suo
"Viaggio d'Abate e Divulgatore della Montagna". Tutte le generazioni Valdostane dell'Alpinismo e dell'Arrampicata, oltre ad averlo considerato e definito come
"L'Amico degl'Inglesi" (che gli han spesso reso visita in Valpelline per informazioni e delucidazioni) rientrando nel tempo dal dopoguerra alla Prima Guerra Mondiale si son a lui consultate, eleggendolo a tutti gli effetti qual lor
"Nume Tutelare".
Pointe Joseph-Marie Henry (2918m) into the little Chain Becca Conge-Tsaat à l'Etsena-Senevé-Tete d'Arpisson-Becca of Viou, by Antonio
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